L'evento si è concentrato su piattaforme e alleanze tra partner pubblici e privati, del Nord e del Sud del mondo, per lo sviluppo, la produzione e l’accesso equo a strumentazione diagnostica, cure e vaccini.
“L’Italia ha promosso la realizzazione di una grande alleanza internazionale e multi-attore per contrastare il Coronavirus a livello globale ed è stata tra i primi a mettere in campo una proposta concreta in questo senso, nei fori G7-G20 e alle Nazioni Unite. È anche su ispirazione, e certamente con il fondamentale contributo politico, tecnico e finanziario italiano, che è sorto l’Acceleratore ACT – Access to Covid-19 Tools”, ha ricordato il viceministro nel suo intervento.
“Abbiamo già annunciato più di 400 milioni di euro in contributi di cooperazione internazionale e sforzi nazionali di ricerca per sostenere la risposta globale, in particolare nell’ambito dell’Acceleratore ACT e dell’Iniziativa di risposta globale al Covid-19, che abbiamo guidato insieme all’Unione Europea e altri partner”, ha proseguito Del Re ricordando che “finora, i nostri contributi sono stati diretti al CEPI, al GAVI, al Fondo Globale e all’OMS, enti in grado di mettere in campo iniziative concrete. A ciò si aggiungono i nostri contributi ai programmi di immunizzazione contro le altre malattie infettive nel mondo, che hanno permesso di vaccinare più di 760 milioni di bambini nei Paesi in via di sviluppo, e alla lotta ad AIDS, tubercolosi e malaria, contribuendo a salvare più di 38 milioni di vite“.
“Siamo consapevoli che per risolvere questa crisi servono molte più risorse e ancora più mobilitazione globale per assicurare che nessuno venga lasciato indietro. Io stessa ho promosso il Tavolo Operativo inter-istituzionale sul contributo italiano alla prevenzione e alla risposta globale al COVID-19, cui partecipa il settore privato, profit e no-profit, il cui coinvolgimento e' essenziale per un partecnarato efficace" - ha concluso - “Come prossima Presidenza del G20, saremo pienamente impegnati nel facilitare e promuovere soluzioni multilaterali a queste sfide globali, a partire dalla sfida di cooperazione sanitaria. Rafforzare la risposta internazionale al COVID-19 e costruire sistemi sanitari resilienti saranno priorità della nostra agenda.”