Per il manager “in un periodo difficile per il commercio internazionale, fra dazi, sanzioni e crescita globale in rallentamento abbiamo scelto di incrementare la nostra presenza in Russia, giocando un ruolo anticiclico. A Mosca abbiamo un portafoglio di 4 miliardi di euro e una pipeline di 2 miliardi di ulteriori investimenti che vogliamo supportare nei settori dell’energia, delle infrastrutture e delle costruzioni. In questo contesto”, ha concluso Decio, “le istituzioni finanziarie hanno la grande responsabilità di supportare con risorse aziende e progetti meritevoli, perché solo gli investimenti possono essere il driver di crescita, specie per l’Europa”.