“La rapida crescita economica e militare della Cina negli ultimi decenni ha portato il paese ad assumere un ruolo di primo piano sulla scena internazionale. È comprensibile che questa ascesa susciti qualche preoccupazione tra i paesi occidentali abituati, da decenni, alla leadership globale incontrastata degli Stati Uniti”.
Nella seconda sessione della conferenza, è stata anche ribadita l'importanza del fianco sud della NATO, in particolare del Mediterraneo, per la gestione delle crisi e dell'immigrazione. La regione mediterranea è un punto cruciale per la sicurezza e la stabilità dell'Europa, e richiede un impegno costante da parte dell'Alleanza. Fortunatamente, nell'ambito dell'Unione Europea, sembra essere stata raggiunta un'intesa sulla gestione dell'immigrazione nonostante le opposizioni di alcuni Paesi. Questo dimostra la volontà di trovare soluzioni comuni per affrontare una sfida che coinvolge tutti gli Stati membri. Infine, durante le discussioni, si è parlato anche della rivitalizzazione del partenariato con i paesi del Medio Oriente e dell'Indo-Pacifico. È emersa l'importanza della cooperazione tra la NATO e il Consiglio di Cooperazione del Golfo per contrastare le minacce nella regione, comprese quelle in Siria e nel Sahel.
L'incontro "NATO 2023: Balancing the priorities after the Vilnius Summit" ha rappresentato una importante occasione per discutere degli sviluppi futuri della NATO. La revisione strategica in corso e le riflessioni sul futuro dell'Alleanza dimostrano l'impegno delle nazioni alleate nel promuovere la sicurezza e la stabilità in un mondo in costante fibrillazione.
Carmelo Cutuli