Tale revisione include l’impegno a "garantire il pieno ed equo godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte di tutte le donne e le ragazze" e a “porre fine a tutte le forme di discriminazione nei confronti di tutte le donne e le ragazze ovunque". “Ora è il momento di tradurre questo impegno in un'azione accelerata. L’attuazione della Dichiarazione Ministeriale e della revisione dell’SDG5 saranno una priorità che promuoverò anche nella mia attuale veste di Vicepresidente dell'ECOSOC”.
“I recenti conflitti hanno sollevato lo spettro inquietante della violenza sessuale e degli abusi come arma di guerra. Dobbiamo agire con decisione per impedire che questi crimini si verifichino e per punirli quando si verificano, individuando i responsabili e combattendo la paura della stigmatizzazione”, ha sottolineato l’amb. Massari.
Secondo UN Women, solo il 40% delle donne cerca aiuto / sporge denuncia dopo aver subito violenza.
Due i messaggi conclusivi del Rappresentante Permanente: il primo è che ognuno di noi ha la responsabilità di agire come “avvocato” della causa di genere. La Missione italiana presso le Nazioni Unite ha attuato misure per promuovere l'uguaglianza e la parità di genere nella sua organizzazione e nelle sue relazioni esterne, seguendo l'iniziativa "Campioni della Parità del MAECI" lanciata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e modellata sui "Campioni internazionali di genere" sviluppati nella rete delle Nazioni Unite (di cui l’amb. Massari è membro attivo).
In secondo luogo, la sensibilizzazione è fondamentale e i social media sono uno strumento potente: di qui l’importanza di campagne di comunicazione mirate per sensibilizzare l'opinione pubblica.