Inoltre, sebbene le Alpi italiane rappresentino un hotspot unico al mondo per i suoi impianti sciistici, la loro attrattività rimane per lo più limitata ai suoi vicini europei.
Un nuovo approccio al turismo internazionale e rapporti più stretti con Pechino potrebbero portare l’Italia a sfruttare le crescenti potenzialità del turismo sciistico cinese e il mercato degli sport invernali del gigante asiatico. Nonostante la pandemia, il 2022 sarà l'Anno del Turismo e della Cultura Cina-Italia, un’opportunità unica per unire sport e turismo e avvicinare i due Paesi. Già nel 2019, l’Ambasciata d’Italia a Pechino ha dato la possibilità all’industria sciistica italiana di essere tra gli espositori dell’undicesima edizione di Alpitec China. La mostra ha visto la partecipazione di esponenti di impianti sciistici italiani, di marchi e produttori di abbigliamento per gli sport invernali e la promozione dell’alta tecnologia utilizzata in Italia nel settore, portando molte aziende italiane a far parte dei fornitori di attrezzature per le Olimpiadi di Pechino di quest’anno.
Anche il 2021 ha visto l’Italia protagonista del World Winter Sports Expo, dove ben 20 imprese italiane operative nel campo 6 del turismo sciistico e nel settore montano hanno potuto partecipare e promuoversi attraverso forum e discussioni sull’industria degli sport invernali. Inoltre, il 2022 ha visto inaugurare contemporaneamente a Pechino e a Milano la mostra “Cina-Italia: Giochi Invernali Olimpici e Paralimpici Pechino 2022”. L’evento è stato co-organizzato dalla Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs e dalla China Center for International Communication Development, con il supporto dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, con il fine di sottolineare e promuovere la cooperazione tra i due Paesi nell’ambito degli sport invernali.
Sia Li Junhua, ambasciatore cinese in Italia, che Yan Jiarong, portavoce del Comitato Organizzatore di Pechino per i Giochi Olimpici Invernali 2022, presenti all’inaugurazione, hanno espresso la propria soddisfazione per la collaborazione, sottolineando come la Cina sia disposta a rafforzare la comunicazione e la cooperazione con l’Italia, scambiando esperienze nella gestione dei Giochi Olimpici e, più in generale, del settore sciistico. D’altra parte, parlando invece di turismo, l’Italia ha bisogno di creare un’offerta su misura per il mercato cinese, in modo che i turisti cinesi si sentano i benvenuti quando arrivano sulle Alpi italiane. L’obiettivo non deve essere solo quello di unire la passione condivisa per gli sport invernali, ma anche promuovere lo scambio di valori culturali e la promozione del marchio “Made in Italy”.
“Pechino 2022-Milano/Cortina 2026 è qualcosa di più di un semplice passaggio di consegne fra due sedi di Olimpiadi invernali. È un’apertura turistica di rilevante importanza per le stazioni italiane di sport della neve, in particolare quelle dell’arco alpino direttamente interessate all’appuntamento 2026.
“Ma non solo: anche le località che non sono sede delle competizioni, come ad esempio la nostra Ponte di Legno, hanno fondate speranze di trarre grandi benefici dai Giochi Olimpici”, ha affermato Marco Bulferetti, Italy executive director Golden Key International Alliance. “E tra questi possibili benefici c’è sicuramente la componente del turismo cinese. Le Olimpiadi di Pechino, malgrado le restrizioni causate dalla pandemia, hanno rappresentato una straordinaria occasione per avvicinare i cinesi agli sport invernali. E una certa parte di questi nuovi appassionati vorrà rivivere le emozioni olimpiche anche nel 2026, scoprendo al tempo stesso le bellezze delle Alpi italiane e, su questo ci sono pochi dubbi, delle città d’arte che le circondano. Se riusciremo ad impostare un rapporto con queste località, a formare persone secondo i concetti ispiratori di Golden Key International Alliance e i relativi standard qualitativi, tutti ne trarranno benefici: in particolare i turisti cinesi, che si troveranno come a casa loro, ma anche l’Italia che avrà aperto un nuovo varco nel settore dell’ospitalità su un mercato di straordinarie dimensioni”, ha aggiunto Bulferetti.