Lo spot recitava "Non ordinare una 'ndrangheta come dolce", alludendo al rischio di sbagliare l'uso delle parole in italiano.
La decisione, a quanto si è appreso, è stata presa dall'ateneo dopo l'intervento del nuovo ambasciatore d'Italia in Belgio, Francesco Genuardi, e la telefonata di chiarimento avuta con il rettore dell'istituto, il quale si è scusato per quanto accaduto.