In un comunicato, l’ambasciata svizzera ha chiarito che l’individuo «ha tentato di accedere alla residenza dell’ambasciatore della Svizzera negli Stati Uniti». Ingresso ovviamente negato. Successivamente, Mandeville «ha saltato la recinzione di sicurezza esterna dell’area dell’ambasciata». Una volta entrato, ha avuto un confronto prima con un dipendente dell’ambasciatore e poi con lo stesso ambasciatore.
L’amb. Jacques Pitteloud ha tentato di bloccare l’intruso, ma Mandeville lo ha spintonato e ha tentato di superarlo, facendo cadere l’ambasciatore allindietro. Pitteloud non ha riportato ferite, ha aggiunto l’ambasciata svizzera, così come nessun altro membro della delegazione. L’intruso è quindi stato arrestato con l’aiuto delle forze dell’ordine. L’ufficiale dei servizi segreti ha spiegato di avere subito «abrasioni sull’avambraccio a causa dell’alterco» con Mandeville. L’area intorno all’ambasciata e alla residenza è stata temporaneamente chiusa in modo che le autorità potessero indagare sullo zaino che Mandeville aveva lasciato fuori dai cancelli. Zaino ritenuto sospetto.
Mandeville, secondo la denuncia penale, è accusato di aver violato diverse leggi: assalto a un funzionario straniero, aggressione, resistenza a pubblico ufficiale e ingresso illegale in una proprietà privata. Rischia fino a 2 anni di carcere.