La prima "Stanza" è dedicata a Dante nel 700° anniversario della sua morte
La promozione e la diffusione della cultura italiana nel mondo non si è fermata e ricomincerà grazie alle possibilità offerte dalle tecnologie digitali, che permettono di aggregare e coordinare una rete di persone il cui scopo è far sentire sempre vicini l'Italia e i suoi tesori , anche a migliaia di chilometri di distanza.
Nasce così "Stanze Italiane", una nuova piattaforma web creata dal neo nominato direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di New York, Fabio Finotti, a poche settimane dall'insediamento nella prestigiosa sede di Park Avenue. Questa iniziativa offrirà - non solo ai newyorkesi ma anche a tutti coloro che amano l'Italia e ciò che rappresenta - nuovi contributi su arte, letteratura, musica, design e paesaggio.
In occasione del "DanteDì" viene pertanto lanciata la prima sala, Sala di Dante
da mercoledì 24 marzo. Rassegna mostra "Dante 'prezioso' 1321-2021", spilla in oro, smalti e diamanti disegnata dall'artista Mimmo Paladino e realizzata dal designer Cleto Munari. Alba Cappellieri e Fabio Finotti intervistano Mimmo Paladino e Cleto Munari. "Dante, Paladino e le stelle", testo di Fabio Finotti.
Biografie di Cleto Munari e Mimmo Paladino. La colonna sonora è Hell I, per violoncello e archi, di Giovanni Sollima, ispirata ai versi dell'Inferno.
Da giovedì 25 marzo: "Dante Ipermoderno. Illustrazioni dantesche nel mondo 1983-2021", anteprima della mostra e intervista al curatore Giorgio Bacci.
Saggio del curatore sulla mostra. La colonna sonora è Laborintus II di Luciano Berio.
Da sabato 27 marzo: Dante - Inferno: anteprima della mostra che aprirà nella Basilica Palladiana di Vicenza, che poi si recherà a Firenze e in altre città italiane. Intervista a Leonardo Frigo, giovane artista italiano, sulla sua ultima creazione "Dante Alighieri Inferno", dedicata alla prima Cantica della Divina Commedia.
Da domenica 3 aprile: Gli Alighieri dopo Dante: intervista ad Alvise Serego Alighieri sulla tenuta acquistata dal figlio di Dante Pietro nel XIV secolo e ancora abitata dalla famiglia.